Perchè ho tantissima stima di chi continua a re-inventarsi. Non parlo di coloro che oggi si sentono stilisti, domani fotografi, e dopo domani cuochi, solo per aver seguito un tutorial… Parlo di chi resta nel proprio ambito, ma continua a formarsi. specializzarsi e fluidamente mettere in campo le proprie competenze in modo differente.

Se poi ci mettiamo il fatto, che nel giro di pochi mesi, si è trasferita con marito e 4 figli a seguito a Tenerife. Penso sia fonte di immensa ispirazione, testimonianza del fatto che avere figli, anche grandi, non ti impedisce di cambiare vita e di partirte per una nuova mirabolante avventura.

Scopriamola un po’ attraverso questa intervista….

  • Ciao Rita, raccontami un po’ di te: come stai? Di cosa ti stai occupando in questi giorni?

Ciao Greta, sto molto bene: è un periodo di grande cambiamenti lavorativi (fa ridere perché questa cosa in realtà la dico tutte le volte XD) , che stanno portando nuova linfa al mio fare e mi stanno facendo scoprire sempre meglio qual è il mio posto nel mondo.

Aggiungici, che finalmente, sono in un posto che mi permette di vivere senza andare in letargo, per il troppo freddo e capirai che è difficile chiedere di più. A parte la classica routine quotidiana, in questi giorni mi sto occupando di studiare e prepararmi per un percorso in cui devo intervenire come “mentor di supporto” e sto approfondendo delle ricerche che riguardano il mio lavoro di sviluppo dei talenti.

  • Come vi state trovando a Tenerife? I tuoi figli come stanno?

Ci stiamo trovando molto bene e questa non è una cosa scontata, dal momento che abbiamo scelto di vivere a Tenerife, più per intuito che per reale esperienza della vita sull’isola (io sono venuta a Tenerife per un sopralluogo qualche mese prima di trasferirci e poi il nostro è stato un bel salto nell’ignoto).

I ragazzi stanno bene anche loro, abbiamo fatto giusto oggi il nostro “summit mensile di famiglia” (quello in cui ci diciamo come stiamo, come va la nostalgia ecc..) e ci hanno confermato che le cose vanno molto bene, che sono contenti finalmente di poter contare su alcuni amici, che sentono un po’ la mancanza di nonni e cugini ma che la fatica dell’inizio è quasi scomparsa.

  • Il vostro approccio lavorativo è estremamente fluido, come fai ad organizzare tutto?

Il mio “trucco” è lasciarmi molto tempo libero da mansioni operative e fare solo quello che ritengo porti valore a quello che faccio.

Amo studiare e nel mio lavoro serve moltissimo quindi faccio il possibile per fissare le consulenze con i clienti solo in alcune settimane del mese e per il reso inserisco nelle mie giornate attività che possono essere facilmente spostate e riadattate in caso di imprevisti (studio, lettura, scrittura ecc..).

Mio marito lavora su appuntamento ma anche lui tende e lasciare degli spazi “liberi” che, mal che vada, se non succede niente si trasformano in effettivo tempo libero (che non guasta mai!)

  • Quali strumenti sono diventati i tuoi migliori amici?

Google Calendar condiviso con mio marito è fondamentale perché condividiamo lo spazio di lavoro e quindi in questo modo non ci pestiamo i piedi quando dobbiamo incontrarci online con i clienti. Uso molto Google Drive/Doc con alcune persone con cui collaboro quando dobbiamo lavorare alla strutturazione di progetti lunghi perché ci permette di lavorare in modo asincrono ma di tenere traccia di tutto il processo in un solo posto (le mail sono molto più frammentate).

Uso una tavoletta di scrittura che si chiama Remarkable per prendere appunti durante le consulenze perché mi permette di non “sprecare” fogli di carta, gli appunti infatti mi servono per mantenere attiva l’attenzione, non tanto per tornare sul testo in un secondo momento.

Il Remarkable mi serve anche per raccogliere tutti i PDF su cui sto studiando e a fare schemi di ragionamento quando devo esporre qualche argomento; non ho più un’agenda vera e propria perché come ti dicevo uso google calendar per gli appuntamenti e per la pianificazione delle mie giornate ho un planning mensile che si ripete ogni mese in cui in ogni slot orario ho segnato quale mansione è destinata a quel momento.

Non è sempre stato così perché prima avevo bisogno di microframmentare le attività, ma per come si è evoluto il mio lavoro ora funziona molto bene questa formula.

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